– di Sofia Di Camillo
Invasa da mille pensieri e rumori, non riuscivo ad accogliere a pieno quella nostalgia che corpo e mente chiamavano, perciò scelsi di perdermi per raccontarla.
Oggi sono ormai trascorsi tredici giorni dal mio rientro in Italia dalla terra rossa.
Conservo ancora il ricordo di quanto fu doloroso e magico l’ultimo tragitto percorso dalla nostra casa all’aeroporto.
…
E arrivò così
forte e inaspettata
come una fitta allo stomaco
Ero in macchina, seduta sul sedile posteriore mentre mi regalavo gli ultimi minuti, simili a secondi, di effimera leggerezza.
Dolci e sincere
piccole lacrime
desideravano essere
E fu come se all’improvviso avessi visto la bellezza segreta del loro cuore e non riuscissi a lasciarla.
Inizialmente non capivo cosa mi stesse accadendo, poi compresi che tutto quel dolce rumore e immenso disordine mi sarebbe mancato. E non mi sbagliavo.
Che cosa mi manca veramente?
Leur amour me manque.
Quell’amore spontaneo e gioioso che regalano ogni attimo e in ogni loro movimento. Un abbraccio, un semplice e meraviglioso sorriso.
Mi manca la profondità del loro cuore…
chiudo gli occhi e mi lascio travolgere da tanta bellezza…
chiudo gli occhi e mi manca…
Due mesi prima della partenza, l’equipe meravigliosa di AMKA fece scrivere, a noi futuri volontari, su un misero foglietto, un qualcosa che potesse dimorare nella nostra valigia per tutto il viaggio, ed io scrissi questo: ”Amore per me stessa, e quindi per gli altri”.
“Amour pour moi-même, et donq pour tout le monde”.
Questo viaggio fu un altro piccolo ma immenso traguardo raggiunto. Un nuovo percorso scoperto. Un’altra Sofia sotto una luce diversa.
Un nuovo petalo sbocciato del mio cuore.
Un sospiro, un respiro, un colore sconosciuto con cui imparai a colorare mon coeur.
Casa
…
Sento un po’ la nostalgia di casa
Ma poi mi domando quale sia la mia casa
e non so ancora rispondere
allora mi sento sola
o Figlia del mondo
…
Fu un’esperienza che racchiuse una magia segreta.
Quei bambini fecero vibrare le corde del mio cuore, lo trasformarono, quanto non avrei neanche potuto immaginare.
“I bimbi ci ricordano che siamo nati con quello stesso spirito splendente”.
I bimbi ci ricordano quanto sia meravigliosa l’immensità che ci circonda.
Tornai a casa capovolta, con la pancia sottosopra, intontita, con la testa pesante, ma con il cuore più forte e gentile, più di quanto non lo sia mai stato.
Esercitiamoci a non sapere e a meravigliarci perché esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.
Lasciamoci esplorare da ogni nuvola passeggera. Qualunque essa sia.
Lasciamoci travolgere dal vento.
Lasciamoci intimorire dalla grandine.
Lasciamoci scomporre dalla pioggia.
Lasciamoci vivere da ogni singolo raggio solare. Solo così noi riusciremo a srotolarci in una vita degna di essere vissuta.
Lasciamoci travolgere.