Che cos’è la schizofrenia?
La schizofrenia è un disturbo mentale caratterizzato dalla perdita del contatto con la realtà, allucinazioni (solitamente di tipo uditivo), pensiero e comportamento anomalo, ridotte manifestazioni emotive, riduzione della motivazione e disturbi nelle funzioni quotidiane tra cui quelle lavorative, sociali e affettive. Sono circa 24 milioni le persone che nel mondo soffrono di schizofrenia. La malattia si manifesta in percentuali simili negli uomini e nelle donne. Le cause specifiche del disturbo sono ancora sconosciute. Le ipotesi più accertate sono che la malattia sia scatenata principalmente da fattori genetici.
L’esordio della schizofrenia può essere improvviso, con uno sviluppo in un lasso di tempo di giorni o settimane, oppure lento e graduale. Nonostante la gravità della malattia e dei suoi sintomi siano ovviamente diverse per ogni paziente, in media la schizofrenia è abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana del paziente. I sintomi iniziali, chiamati anche prodromi, sono lievi. Il paziente può apparire più introverso, sospettoso nei confronti del mondo, disorganizzato nelle azioni quotidiane. Diventa molto difficile associare questo tipo di comportamenti alla schizofrenia, che generalmente viene riconosciuta più tardi.
Quali sono i sintomi più importanti?
Generalmente in psichiatria i sintomi vengono divisi in quattro categorie:
- Sintomi positivi
- Sintomi negativi
- Disorganizzazione
- Deficit cognitivo
Tra i sintomi positivi della schizofrenia troviamo categorie principali: deliri ed allucinazioni. I deliri sono false convinzioni che il paziente sviluppa. Possono essere legati alla vita quotidiana. Per esempio, tra i deliri più comuni ci sono quelli di persecuzione, dove il paziente è convinto di essere seguito o spiato e risulta essere ansioso o paranoico. Esistono anche deliri detti bizzarri, ossia non legati alle situazioni di vita comune, dove la falsa convinzione risulta estremamente inverosimile e completamente scollegata dalla realtà. Le allucinazioni invece sono generalmente uditive. Molto più rare sono allucinazioni visive, tattili, olfattive o del gusto. Alcuni pazienti che soffrono di schizofrenia riferiscono di sentire una o più voci che commentano i loro comportamenti quotidiani.
Tra i sintomi negativi, ossia i sintomi legati alla perdita di alcune funzioni, troviamo una riduzione della capacità di esprimere emozioni, l’asocialità, l’anedonia ossia l’incapacità di provare piacere, e un impoverimento progressivo del linguaggio.
Per disorganizzazione si intente invece un comportamento che può essere disordinato nella vita quotidiana, quindi mancata cura di se, e condotte definibili bizzarre o inappropriate. Ma si intende anche il disordine del pensiero, che non sembra più seguire un filo logico o razionale: gli argomenti sono disconnessi tra loro, e il dialogo può arrivare ad essere incomprensibile ed incoerente.
Infine troviamo il deficit cognitivo. Molti pazienti affetti da schizofrenia hanno difficoltà a concentrarsi e ricordare le cose. Anche l’organizzazione della vita quotidiana diventa estremamente complessa. Il livello di concentrazione e memoria può essere estremamente invalidante. Il paziente può trovare difficile seguire un discorso lungo e complesso, finire di leggere un libro, seguire delle indicazioni. Diventa facile comprendere come chi soffre di schizofrenia abbia estrema difficoltà a seguire delle lezioni, o a mantenere un posto di lavoro.
Uno studio condotto dal Centre for Addiction and Mental Health (CAMH) e l’Institute for Clinical Evaluative Sciences (ICES) pubblicato su Schizophrenia Research evidenzia che, nonostante sia solo l’1% della popolazione ad avere una diagnosi che rientra nel disturbo dello spettro schizofrenico, circa il 12% delle morti per suicidio avevano un disturbo di questo tipo. Inoltre, Il 6% circa degli schizofrenici commette suicidio, mentre il 20% circa lo tenta. Il suicidio risulta essere la principale causa di morte prematura tra gli schizofrenici.
Come si combatte?
Se non curata, nella maggior parte dei casi la schizofrenia ha un’evoluzione dove si assiste all’alternanza di periodi in cui i sintomi sono molto forti e periodi in cui si riducono o scompaiono. Il modo migliore per combattere la malattia è affidarsi ad un terapeuta esperto, che avrà il compito di guidare il paziente verso la guarigione. Risulta importantissimo ascoltare chi è affetto da questa malattia, non negare i suoi sintomi o sminuirli. Le terapie più idonee al momento sono la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia Dialettico comportamentale. Allo stesso tempo è importante seguire una cura che comprende farmaci adibiti alla diminuzione dei sintomi.
Un altro step molto importante è aiutare chi soffre di schizofrenia a reintegrarsi nella società. Molto d’aiuto è il coinvolgimento del paziente in progetti comunitari o sociali. Ma anche di reinserimento graduale al mondo del lavoro in ambienti protetti e che sappiano gestire con delicatezza questo importantissimo passaggio. Tra chi ha sofferto di schizofrenia ritroviamo il famosissimo matematico John Nash. Alla sua storia è stato dedicato uno splendido lungometraggio intitolato “A beautiful mind”.
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Illustrazione di @ambivalentlyyours