A volte capita di trovarti in una stanza buia, un letto, un treno che scivola veloce mentre la vita scorre e la senti come fuori di te. Altre volte capita che il tuo mondo interiore sia in pace con tutto il resto e non c’è cosa più bella di quando hai la sensazione che i tuoi pensieri, la visione, i progetti siano condivisi.
È quello che ti è accaduto dal 23 al 25 aprile nel Simposio tra Cielo e Terra – Festa dell’arte a Primavera al Centro Panta Rei.
Amici, conoscenti e sconosciuti con “armi di costruzione di massa”, gentilezza, rispetto e voglia di crescere, hanno messo insieme – uno dopo l’altro – i mattoni del mondo che vorresti.
Hai scoperto l’eco-villaggio umbro immerso tra le colline di Passignano sul Trasimeno dove si vive il sogno antico di un gruppo di coraggiosi ragazzi che, nel lontano 1995, hanno iniziato a ristrutturare le vecchie stalle di una cooperativa agricola, realizzando un centro di sperimentazione e di educazione ambientale, secondo gli standard della bioedilizia.
Al Centro Panta Rei non solo hai visto uno spazio rispettoso dell’ambiente, ma lo hai abitato.
Per tre giorni hai vissuto con gli orari imposti dalla natura, con la pioggia come dono, il sole come riscaldamento naturale, docce calde grazie alla legna e al lavoro di volontarɘ; hai gustato cibo vegetariano, vegano e acqua di sorgente.
Hai viaggiato dentro e fuori di te, respirando a pieni polmoni tra i boschi la conoscenza della medicina forestale, delle piante officinali e il potere della natura nella disintossicazione rigenerativa.
Sospesa su una pedana tra gli alberi hai meditato, con il naso all’insù su di un soffitto di foglie di salici hai acquisito le tecniche di rilassamento per corpo e mente.
Negli spazi interni tra le mura in terra cruda hai lavorato l’argilla, danzato il ritmo della vita, liberato il corpo e ogni pulviscolo di emozione con teatro selvatico, hai preso consapevolezza del corpo e hai avuto il primo approccio per accorciare le distanze della diversità con un corso sulla lingua dei segni.
Dalle 21 delle serate di sabato e domenica ti sei abbandonata alle melodie acustiche di Emma Voice, alla delicatezza di Valentina Polinori con la sua chitarra e hai ballato come se non ci fosse un domani con dj Baro, Mystic Valley e il ritmo spirituale di Tyler OV Gaia. Movimenti catartici di abbracci di corpi nell’elettricità degli istinti primordiali dell’umanità.
Per tre lunghi giorni sei stata accompagnata per mano dalla creatività del collettivo 6Lati nella realizzazione del murale in argilla nel salone principale dell’eco-villaggio. Hai assistito fino all’ultima fibra del tuo essere alla sperimentazione di un bassorilievo con materiali naturali lavorati sul posto con tecniche diverse.
Ora un grande albero da cui emergono fiori, piante, animali, figure oniriche, creature fantastiche e simboli mistici diranno del passaggio dell’arte e della bellezza nel Centro Panta Rei.
Al tuo viaggio non sono mancati i momenti imprevedibili, lo stupore e la magia capace di cominciare qualcosa di nuovo con la contaminazione dei saperi, l’intreccio delle storie e quel pizzico di follia della festa.
Trovandoti tra i suoni della natura e anime danzanti ti sei vista e riconosciuta. Ero io e mi sentivo bene. Eravamo noi e mi sono sentita meglio.
Non ero sola, ma la comunità che siamo.
>> Tante nuove sensazioni e nuovi eventi resistenti in arrivo. Non perdete i prossimi aggiornamenti qui e prendete parte alla Tribù delle Cose Belle <<
* Articolo di Miriam Di Francesco, referente del collettivo 6Lati *