Che cos’è il disturbo bipolare?
Il Disturbo Bipolare è definito come un disturbo dell’umore. Ossia è caratterizzato da oscillazioni del tono dell’umore in due opposte direzioni, verso il basso (episodio depressivo) e verso l’alto (episodio maniacale), in periodi diversi. Queste oscillazione possono durare settimane o addirittura mesi. Gli episodi sono più frequenti se paralleli ad eventi o condizioni di vita stressanti o molto intensi.
Proprio a causa di queste due oscillazioni la malattia è chiamata disturbo bipolare, ossia con due poli. La prevalenza del disturbo nella popolazione si aggira attorno all’1-2%. Le cause possono essere molte e differenti: può comparire per fattori genetici, biologici (come un basso livello di serotonina), ma anche ambientali (traumi o abusi).
Quali sono i sintomi?
L’episodio depressivo ha gli stessi sintomi della depressione. Ciò significa umore molto basso, stanchezza, variazione delle abitudini alimentari, perdita di interesse nei confronti di attività o persone che prima davano piacere e gioia.
L’episodio maniacale si può definire come l’esatto opposto dell’episodio depressivo. Chi ne soffre si trova catapultato in un umore quasi stellare, si sente estremamente energico, agitato, irrequieto. L’abbigliamento diventa più vivace, il comportamento più disinibito, fino ad arrivare talvolta all’aggressivo. In questa fase chi soffre di disturbo bipolare si sente invincibile, in alcuni casi arriva alla megalomania o grandiosità. Se l’episodio di mania è debole viene definito ipomaniacale. In questo caso il paziente prova euforia ed energia ma senza perdere il controllo.
Utilizzando le definizioni di questi episodi è possibile tracciare due tipi di disturbo bipolare:
Il disturbo bipolare di tipo I prevede l’alternarsi di fase depressive a fasi maniacali o miste (con caratteristiche sia depressive che maniacali) della durata minima di 7 giorni.
Il disturbo bipolare di tipo II è caratterizzato, invece, da fasi depressive e fasi ipomaniacali. In questo secondo tipo prevalgono quindi episodi di tipo ipomaniacale e non di vera e propria mania.
Chi ne soffre vive in una perenne instabilità. Il disagio può essere tale da impedire la costruzione di una rete affettiva e familiare stabile, ma anche di trovare lavoro o di portare a termine gli studi.
Come si combatte?
Il disturbo bipolare si può tenere sotto controllo tramite farmaci a base di litio, uno stabilizzatore dell’umore. Molto importanti sono la terapia psicologica e la psicoeducazione. La psicoeducazione consiste nell’educare il paziente al riconoscimento dei sintomi che precedono le fluttuazioni d’umore. Il paziente potrà così subito contattare il terapeuta e scongiurare ricadute.
Vivere con questo disturbo è possibile. Ma è assolutamente fondamentale seguire una terapia psicologica e farmacologica e cercare il più possibile di mantenere legami stabili. È importante non isolarsi e agire attivamente. Infatti una rete di supporto è fondamentale, per evitare di cadere in situazioni molto dolorose, tra cui dipendenze e autolesionismo. Tra le persone che ne hanno sofferto ricordiamo Carrie Fisher, Sinead o’ Connor, Vivien Leigh. Ma anche Kurt Cobain. Cobain scrisse anche una canzone che si pensa parli proprio del bipolarismo. Ed è intitolata come il farmaco che assumeva, ossia il litio.
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Illustrazione di fullspiritquotes