Festival delle Cose Belle 2020: un successo nel rispetto delle norme

Due giorni di arte, musica, poesia tra i monti abruzzesi, alla ricerca di nuove forme di socialità consapevole: questo è stato il Festival delle Cose Belle.

Due giorni di musica, arte, teatro, yoga e poesia immersi nel bosco di Passolanciano (CH) alla ricerca di nuove forme di socialità consapevole: questo è stato il “Festival delle Cose Belle – Ferragosto Resistente 2020” del collettivo Aware – Bellezza Resistente.

Durante il weekend di Ferragosto, nel cuore della caratteristica località di montagna di Passolanciano, in provincia di Chieti, ha avuto luogo un festival unico nel suo genere: immersi nella natura incontaminata del Parco Nazionale della Majella, più di trecento persone di età diverse si sono date appuntamento per celebrare la bellezza che nasce dal mescolare arti apparentemente lontane e riflettere insieme su alcuni dei temi più rilevanti dell’attualità internazionale. È stato il Festival delle Cose Belle del collettivo Aware – Bellezza Resistente, intitolato “Ferragosto Resistente 2020”: un momento di incontro in cui persone e arti diverse, voci e narrazioni lontane, hanno trovato uno spazio di raccordo e di confronto costruttivo. Il tutto nel totale rispetto delle misure igienico-sanitarie in vigore e della natura circostante.

A mescolarsi sono state davvero esperienze e ambienti lontani: musica, arte, teatro, yoga, meditazione e poesia. A cucire ogni istante in un unico filo, la volontà di scoprire nuovi cammini di socialità capaci di unirci come individui, soprattutto oggi, soprattutto in questo periodo storico in cui la diffidenza e la paura sembrano aver scavato solchi indelebili sulla pelle indurita delle relazioni sociali. Garantendo sicurezza, prestando ogni cautela, Aware ha aperto uno spazio di incontro reale dove artist* e partecipanti hanno potuto vivere momenti di creatività e confronto congiungendo lo sguardo verso un orizzonte finalmente comunitario.

Il weekend è stato una esplosione di colori: il palco allestito tra i faggi del Parco Nazionale della Majella ha ospitato la performance di street-art di Giuseppe Mincone, il quale ha reso omaggio ai protagonisti delle antiche Feste di Augusto, i contadini. A seguire si sono accese le sonorità elettriche di band come The Young Nope e Vie delle Indecisioni, fino ad arrivare al sound elettronico del duo Frank Sinutre. Nella giornata di domenica, ad accompagnare le attività artistiche ci sono stati workshop e momenti di scoperta individuale: lo spazio di consapevolezza e meditazione offerto da Anna Paola Cesarini, il workshop teatrale di Cristina Baldassarre (CTS – Centro Teatro Studi) e l’esperienza di vinyasa yoga curata da Monica Sanjita Verì.

Non sono mancate, infine, occasioni di riflessione su grandi temi di attualità, come la lotta all’omobitransofobia, attraverso, in particolare, la proiezioni del cortometraggio Irreversibile di M. De Liberato, e la necessità di una transizione ecologica, grazie ad un intervento curato dal collettivo internazionale ambientalista Extinction Rebellion. Tutti i ricavati sono stati devoluti a favore delle attività sociali e culturali promosse dal collettivo Aware – Bellezza Resistente e dei progetti di sviluppo sostenibile dell’associazione AMKA Onlus, charity partner dell’evento.

Per garantire il massimo rispetto delle norme sanitarie, all’ingresso lo staff di Aware – Bellezza Resistente ha provveduto a misurare la temperatura corporea di ogni partecipante e a far firmare le autocertificazioni riguardanti lo stato di salute ottimale.

Hanno partecipato come organizzazioni partner Arcigay Chieti, Extinction Rebellion Italia, IAMÈ, 6000 Sardine Abruzzo, One shot production, CheSpettacolo e Old Tower Records.

«Il Festival delle Cose Belle – Ferragosto Resistente 2020 è stato un esperimento unico nel suo genere: nel mezzo della natura abbiamo mescolato stili e ambienti lontani offrendo un esempio virtuoso su come creare sinergia», dichiara Guglielmo Rapino, «i feedback ricevuti dai più di trecento partecipanti sono stati positivi: questo ci rende felice e ci spinge a pensare sin d’ora ad una nuova edizione per l’anno prossimo».

Per maggiori informazioni vi rimandiamo all’evento Facebook (clicca qui).
L’art work di copertina (come tutto il lavoro grafico legato al festival) è opera di Antonella Sartorelli. La direzione artistica è stata affidata a Piero Rucci. La gestione del palco è stata curata dalla Old Tower Records. Il location manager è stato Mattia D’Arcangelo.

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Il festival:
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Aware è una parola antica e intraducibile figlia della letteratura giapponese, che descrive l’indicibile attrazione e partecipazione emotiva verso la bellezza propria delle cose. Allo stesso tempo, Aware in inglese indica una persona consapevole, informata, attenta. L’amalgama di questi due concetti dà forma e impulso al movimento di promozione sociale e culturale Aware – Bellezza Resistente, un collettivo di attivist*, giornalist*, volontar*, creativ*, artist*, student* e professionist* che hanno scelto di generare consapevolezza su tematiche di attualità, sociali e culturali attraverso la narrazione personale e consapevole della bellezza nascosta nel quotidiano. È uno spazio aperto e orizzontale dove s’intrecciano le voci e storie di coloro che credono che un cambiamento positivo sia realizzabile attraverso la costruzione di un percorso di contro-narrazione quanto più condiviso. Lo stesso simbolo di Aware, il fiore di saxifraga rosa, capace di crescere nelle rocce più dure rompendole dall’interno, rappresenta in pieno l’obiettivo del movimento: creare una breccia nel cuore della società contemporanea da cui lasciar fuoriuscire uno spiraglio di approfondimento e riflessione sui valori che realmente ci fanno comunità.

Non perderti nemmeno una briciola di bellezza resistente.