Il Ministro dell’Ambiente brasiliano svela, senza mezzi termini, l’intenzione di volere approfittare del periodo di scarsa attenzione mediatica su tutto ciò che non riguarda il COVID-19 per poter allentare le norme di salvaguardia e protezione della Foresta Amazzonica.
Lo fa durante una riunione del Consiglio dei Ministri in cui si tratta di tutto tranne che della salute dei brasiliani nel periodo della pandemia: c’è spazio, infatti, per disprezzare i popoli indigeni e i dipendenti pubblici, per insultare (appellandoli con parole tipo “pezzo di m**da” o “mucchio di letame”) i governatori degli stati che hanno applicato l’isolamento sociale, per invocare la prigione per i giudici che glielo hanno permesso, e per un’uscita di Bolsonaro in cui ammette di aver interferito nelle indagini sulla sua famiglia e che continuerà a farlo perché è lui che comanda.
Quello che sta facendo più scalpore a livello internazionale sono, però, le parole del Ministro dell’Ambiente Ricardo Salles, a cui sembra non basti l’aumento esponenziale dei dati sul disboscamento della Foresta Amazzonica brasiliana nei 2 anni di governo Bolsonaro (+171% rispetto all’anno scorso, quando era già cresciuto dell’81% paragonato all’anno precedente).
Nel video a seguire, montato da 342Amazônia, proponiamo una parte del suo discorso. La traduzione in italiano è stata inserita dal team di traduttori di Aware.
Introduzione e traduzione in italiano: team di traduttori di Aware.
Video Originale: https://www.facebook.com/342amazonia/videos/551676658876934/
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Immagine in evidenza credit: ilmondo.tv